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Per i più grandi

Il rapporto di Gesù con i più piccoli, come esempio per i più grandi. 

Per i più grandi

Già nei Vangeli possiamo riscontrare questa realtà del carattere di Gesù, che ci è di esempio per noi e per tutti quelli che desiderano fare la volontà di Dio.E’ risaputo che per Gesù Cristo i bambini hanno un ruolo importante e sono da Lui presi molto in considerazione.

Anche se, in effetti, nei Vangeli vi sono riportati pochi episodi del contatto di Gesù con i bambini, questi sono pur rilevanti e significativi per darci una guida chiave di come deve essere l’approccio dei più grandi (credenti e discepoli di Cristo) verso i più piccoli, siano essi nostri figli, figli dei nostri amici, vicini e sconosciuti.

Conosciamo le classiche frasi di Gesù: “… lasciate che i piccoli bambini vengano a me, perché di loro è il Regno di Dio” (Luca 18:16), e “… se non diventate come i piccoli bambini non entrerete nel Regno dei Cieli” (Matteo 18:3).

Già basterebbero questi due passi del Vangelo per sfatare e annullare tutte quelle teorie e congetture che vari teologi hanno introdotto, professato ed insegnato nel corso dei secoli nelle chiese, dove pongono i bambini in una posizione di rischio e di pericolo quando non sono battezzati, destinandoli, alla loro morte, in un luogo ultraterreno chiamato LIMBO (*), luogo che non è menzionato, né accennato nella Bibbia (ultimamente, però questo Limbo è stato messo in discussione, anche nell'ambiente Cattolico Romano e, addirittura, “soppresso”.

Questo ci conferma, ancora una volta, la regola che SOLO quello che dice la Parola di Dio (la Bibbia) è valido e lo resterà per sempre, specialmente davanti a Dio.

Allora, seguiamo il consiglio e il comandamento di Gesù, non mettendo intoppo ai piccoli… né ai grandi.

Gesù ha preso spunto dai bambini per trasmetterci dei concetti importanti del Regno di Dio, come la semplicità, l’umiltà, la mansuetudine, etc., mostrandoci degli esempi e delle mete da raggiungere, ma questo non esclude, o contrasta, con quella che è l’opinione e la valutazione di Gesù verso di loro, anzi è una conferma del Suo amore per loro.

Come i buoni genitori si prendono cura dei loro piccoli, così Dio si prende cura dei bambini, a prescindere dalla loro condizione sociale, dalla loro nazionalità, dalla cultura e …dalla religione dei loro genitori.

Molte volte l’intervento di Dio a favore dei bambini è invisibile, non percepibile secondo la nostra intelligenza e fuori dalla nostra portata.

In molti casi, Dio si usa di persone disposte a fare la Sua volontà per aiutare i bambini, e ne possiamo ammirare i risultati ottenuti; però è sicuramente colpa dei grandi quando i bambini soffrono e vivono nei disagi spirituali e fisici.

Informazioni aggiuntive (*)

Il Limbo

Nella religione cattolica romana, Limbo (termine derivato dal latino “limbus”) è la condizione temporanea delle anime appartenute a persone buone morte prima della risurrezione di Gesù (Limbo dei Padri), e quella permanente dei bambini morti ancora non battezzati, che non hanno commesso dunque alcun peccato personale, ma non sono stati liberati dal peccato originale attraverso il Battesimo (Limbo dei bambini).

L’attuale Catechismo della Chiesa Cattolica prevede che i bambini morti senza Battesimo siano affidati «alla misericordia di Dio […] che vuole salvi tutti gli uomini» (da Wikipedia).

Da questo possiamo costatare il tentativo di associare il luogo menzionato da Gesù, come “Seno d’Abramo” (Luca 16:22) con il Limbo.

La Bibbia ci dice, però, che il “Seno d’Abramo” è stato “svuotato” da Gesù alla Sua risurrezione, in quanto ha portato con se in Cielo tutte le anime che ivi si trovavano (Efesini 4:7-10).

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