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La pesca miracolosa

Gesù manifesta ancora la sua potenza quando incontra i suoi primi futuri discepoli.


La pesca miracolosa

Tanto tempo fa, nel villaggio di Capernaum (o Cafarnao), presso il lago di Galilea, viveva con la sua famiglia un uomo chiamato Simone.

Costui aveva un fratello, chiamato Andrea, e tutti e due erano pescatori.


Un giorno Andrea incontrò Gesù e si rese conto di trovarsi proprio davanti al Messia, il Salvatore del mondo, colui che Dio aveva promesso, sin dal peccato di Adamo, per la redenzione degli uomini.

Andrea si precipitò da Simone a comunicargli la sua scoperta e lo condusse da Gesù.


Quando Gesù vide Simone, lo guardò fisso e gli disse: “Tu non sarai chiamato più Simone, ma Pietro”.

Nella lingua originale, Simone vuol dire “vacillante”, mentre Pietro significa “roccia” (cioè stabile, fermo).

Dicendo questo, Gesù gli volle assicurare che lo avrebbe cambiato... non soltanto nel nome, ma anche nel carattere.


A quella promessa, Simone si rallegrò grandemente: “Che bella cosa aver incontrato Gesù, colui che ha il potere di cambiare le persone!”. 

Ma Simone ancora non sapeva qual'era il metodo che Gesù avrebbe usato per cambiarlo, e quello che avrebbe dovuto attraversare per rimanere fedele a lui. 

Infatti il Signore non cambia le persone con la bacchetta magica, ma con le esperienze della vita, anche quelle più dolorose.


Una sera, Pietro e Andrea, assieme a due loro soci, Giacomo e Giovanni, andarono a pescare.

Provarono per tutta la notte, ma senza prendere neanche un pesciolino.

La mattina ritornati a riva, mentre pulivano le reti, videro una grande folla attorno a Gesù, che ascoltava le cose meravigliose che egli insegnava sul Regno di Dio.

In quell'occasione, per poter essere ascoltato meglio, Gesù salì sulla barca di Pietro, e da li continuò ad insegnare.


Quando Gesù finì di parlare disse a Pietro di andare al largo e calare le reti, perché sicuramente avrebbero preso dei pesci.

Pietro rispose: “Maestro, tutta la notte abbiamo provato, senza prendere nulla; però, se lo dici tu, getteremo sicuramente le reti”.

Dopo poco tempo trassero le reti in barca e videro che essa era tutta piena di pesci; era talmente piena che la rete incominciava a rompersi e le barche quasi affondavano.


Che meraviglia! I pescatori non credevano ai loro occhi.

Chi è veramente quest’uomo che può fare tutte queste cose?”; questa era la domanda che si facevano quei pescatori.

Gesù, in quella occasione, ha voluto dimostrare a Pietro e agli altri che lui era veramente il Messia promesso.


Quando Pietro si rese conto di questo, si prostrò con la faccia a terra davanti a Gesù, dicendogli: “Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore!”.

Egli era consapevole della differenza che vi era tra lui e Gesù; infatti Gesù, anche se nell'esteriore era simile agli altri uomini, era il Figlio di Dio, l’unico Santo, che era nato per mezzo dello Spirito Santo e non aveva mai peccato.


Questo episodio, che finisce con la chiamata di Pietro, ci fa capire che il Signore Gesù è potente a cambiare, non solo le circostanze negative che sono attorno a noi, ma anche le persone stesse.

Pietro, dopo aver perseverato nel seguire Gesù, è divenuto fermo nella fede in Lui, divenendo un punto di riferimento per gli altri discepoli.


Così anche noi, che spesso veniamo meno, dubitando dell’amore di Dio, possiamo essere trasformati da Gesù e divenire dei buoni esempi nella fede per gli altri.

Tratto dal Vangelo di Luca 5:1-11

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