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Esaù e Giacobbe

Esaù vende a suo fratello Giacobbe il diritto della Primogenitura per un piatto di lenticchie. 

Esaù e Giacobbe
Isacco e Rebecca hanno due bambini vivaci: uno si chiama Esaù e l’altro Giacobbe; sono gemelli, Esaù è quello che è nato per primo.

Le loro differenze (non solo fisiche) si noteranno più tardi, con l’età.

Esaù è un uomo a cui piace vivere in mezzo alla natura; è un uomo forte ed un abile cacciatore.

Giacobbe invece non è cosi forte, preferisce lavorare in casa, cucina molto bene ed accudisce gli animali.

È mezzogiorno e Giacobbe ha preparato una deliziosa minestra di lenticchie.

Esaù è di ritorno dalla caccia e viene attirato dall'odore della minestra preparata dal fratello; è stanco ed affamato, ha faticato tutta la mattinata e non ha voglia di mettersi a fare da mangiare.

Così chiede al fratello di poter avere della sua minestra.

E' la buona occasione che il furbo Giacobbe aspettava, dice al fratello: “Avrai la mia minestra solo se mi concederai il tuo diritto di primogenito”.

Allora era una tradizione che il primogenito riceveva in eredità una doppia porzione dei beni della famiglia ed anche la benedizione del padre da parte di Dio.

Esaù acconsente alla proposta del fratello: “Puoi avere la mia parte di eredità, tanto che me ne faccio, mentre ora ho solo bisogno di mangiare!”.

Giacobbe vuole che Esaù glielo prometta solennemente.

Te Io prometto!”, risponde Esaù impaziente, “dammi subito la minestra! Non resisto più dalla fame!”.

Esaù mangia a sazietà e poi se ne va via.


La decisione di Esaù è stata un’offesa a Dio e a suo padre.

Chissà se si renderà conto del grande errore che ha fatto?

Tratto dal libro della Genesi 25:24-34

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