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La regina Ester

Una ragazza ebrea, divenuta regina dell'Impero persiano, salva il suo popolo.

Re Assuero e regina Ester

Tanto tempo fa regnava sull'Impero persiano Assuero (Serse, per la storia), un re molto istruito e intelligente. 

Il suo dominio si estendeva su un vasto territorio che comprendeva molte nazioni e popoli che i suoi predecessori avevano conquistato, tra questi vi erano anche gli Ebrei, che erano stati deportati a Babilonia e in tutta la zona della Mesopotamia.

Dopo l’editto del re Ciro, molti Ebrei erano ritornati in Giudea, la loro terra d’origine, altri invece avevano preferito rimanere in quei territori. 

Tra questi, vi era a Susa (la capitale dell'Impero), un uomo chiamato Mardocheo, il quale aveva preso la giovane Hadassa, figlia di suo fratello, sotto la sua tutela, perché era rimasta orfana.  

Il re Assuero aveva per moglie Vasti, una donna presuntuosa e irriverente. 

Un giorno, in merito ad un fatto venutosi a creare a corte, proprio a causa del comportamento della regina, il re fu costretto a ripudiarla. 

Così sorse l'esigenza per il re di avere una nuova moglie. 

Allora fu emesso un bando per tutto l'impero, dove si invitavano tutte le ragazze di bell’aspetto a presentarsi al palazzo reale per concorrere alla selezione per divenire moglie del re. 

Hadassa, come molte altre, si presentò al palazzo, nascondendo, però, la sua vera identità; infatti suo zio aveva comandato alla ragazza di nascondere la sua appartenenza al popolo ebraico, cambiando anche il nome in Ester. 

Dopo accurate preparazioni, Ester venne presentata al re, il quale la scelse tra le altre, divenendo così regina dell’Impero Persiano.

La vita di corte, tra il re e la regina, trascorreva felicemente, sino a quando Haman, primo ministro del re, dopo aver avuto un disappunto con Mardocheo, escogitò un piano, tramite una legge, per sterminare tutti gli Ebrei dell'Impero. 

Mardocheo, venuto a sapere del piano, informò la regina Esther di fare tutto il possibile per evitare il genocidio, magari presentandosi davanti al re per annullare la legge del perfido Haman. 

Purtroppo, il fatto di prendere le difese del popolo ebreo avrebbe portato Ester a dichiarare la verità al re, circa la sua vera identità, e questo probabilmente avrebbe creato dei problemi, sia nella sua relazione col marito, che a corte. 

In oltre, in quel periodo, il re, essendo impegnato in affari militari, aveva dato ordine di non essere disturbato da nessuno, per nessun motivo, neanche dalla regina.

Ester, quindi doveva correre il rischio di essere ripudiata come moglie, come era successo con Vasti, o addirittura, essere condannata a morte. 

Ester, rischiando la vita, si presentò dal re, il quale tranquillamente autorizzò l’udienza della regina. 

Ester, però, non disse subito qual’era il vero motivo della sua visita, anzi escogitò un piano per fare venire a galla le trame di Haman ed invitò il re col suo primo ministro a due grandi banchetti organizzati da lei in loro onore.

Il re ed Haman accolsero con piacere l’invito.

Alla fine del secondo banchetto, la regina rivelò il complotto di Haman, di come lui aveva impostato la legge proprio per sterminare gli ebrei, che contribuivano alle entrate del re con le tasse dei loro commerci, per cui lo sterminio avrebbe causato una grande perdita. 

Di conseguenza, l’esecuzione di quella legge avrebbe toccato anche la regina, che di fatto anche lei era ebrea.

Il re, rendendosi conto di tutto il danno che avrebbe causato quella nefanda legge, fece arrestare e giustiziare subito Haman e ordinò al suo posto, come primo ministro, Mardocheo, lo zio di Ester.

Alla fine venne promulgata una seconda legge che autorizzava gli ebrei a difendersi da chiunque volesse ucciderli o recargli del male. 

L’indomani del giorno stabilito del mancato eccidio, la regina e Mardocheo istituirono una festa che ancora oggi gli ebrei celebrano ogni anno in ricordo di questi eventi: la festa dei Purim.

Così con il coraggio e la sagacità di Ester si è risparmiato lo sterminio di un intero popolo.


Tratto dal libro di Ester

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